Giunta ormai alla soglia del quarto incontro con le scuole, ho deciso di dedicare un post a questa meravigliosa esperienza che sto portando avanti da fine gennaio.

Come sapete, il mio obiettivo principale è quello di instillare il germe della curiosità, tento di trasmettere la mia passione per la lettura, cerco di far capire a quanti hanno la bontà e la pazienza di leggermi e ascoltarmi, che la letteratura è vita ed è la cosa più bella e semplice che ci sia. Non è appannaggio di un ristretto gruppo di intellettuali, perché è fatta dall’uomo per l’uomo, parla dei problemi dell’uomo e a lui è rivolta.
Divertente, fantasiosa, vorticosa, cangiante, una vertigine che inebria e appassiona, la letteratura è la casa di chi vuole esprimersi, di chi ha bisogno di confrontarsi per riscoprirsi o per capire cosa non è, cosa non vuole diventare. Un’arma di formazione di massa che apre la porta a tanti mondi, a nuove vite e dà l’opportunità di parlare a se stessi con schiettezza, magari attraverso le parole di qualcun altro.
Il compito principale del libro è quello di stimolare la curiosità della mente e di sviluppare, nonché affinare, lo spirito critico – elementi fondamentali del vivere quotidiano.

Abbiamo già affrontato, tempo addietro, il discorso della #SocialLetteratura, a partire dall’incontro dello scorso anno al Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia, dove ho avuto l’onore e il piacere di moderare un panel sull’argomento: è possibile fare letteratura in 140 caratteri Twitter? E’ possibile parlare di libri e promuovere la lettura sui social? In sostanza, cos’è la letteratura 2.0, quella che si fa attraverso un blog, una pagina Facebook, Twitter, Instagram? A cosa serve?
E’ anche di questo che cerco di parlare ai ragazzi delle scuole che mi hanno recentemente chiamato: abbiamo fatto delle brevi lezioni sul book blogging, sull’arte della recensione e della video recensione, abbiamo parlato del potere della letteratura (un libro può cambiarti, può salvarti ma può anche distruggerti) e delle opportunità per il futuro.
Fare della propria passione un lavoro è possibile, certo, occorrono molta pazienza (molta davvero), perseveranza (molta), caparbietà (molta) e passione (tantissima). Quel che cerco di spiegare ai ragazzi – finora ho avuto il piacere di parlare ai ragazzi della prima media della Scuola Annibal Caro di Montegranaro, alle terze medie dell’Istituto Comprensivo Caio Giulio Cesare di Osimo e ai secondi del Liceo artistico di Macerata – è:
- Come si crea un blog: obiettivi, scopi e grafica – sì, anche l’occhio vuole la sua parte!
- Come si sceglie un libro da recensire
- Come si fa una recensione “classica” – la struttura
- L’analisi del testo: come leggere un romanzo, cosa evidenziare, come criticare stile e contenuti
- Gli appunti
- I testi su cui continuare a studiare, sempre: dai grandi classici ai testi di critica letteraria (Bloom, Steiner, Citati, Arbasino, Pedullà, Croce, etc)
- La revisione del testo e poi della recensione
- L’arte della video recensione: da quelle in tre minuti a quelle di 40 – consigli di lettura
- Come gestire i social: Facebook, Twitter, Instagram, tempi e modalità
Queste sono le linee guida di cui mi servo per parlare di libri, tanto sui social, tanto sul blog, quanto ai ragazzi, a cui cerco di spiegare non solo il mio tentativo di fare critica letteraria 2.0, ma a cui racconto anche come cambia la vita di un blogger che viene chiamato a presentare eventi culturali.
Da non sottovalutare anche l’aspetto organizzativo: da un anno a questa parte, come sa chi mi segue, giro l’Italia per presentare libri, creare eventi specifici in libreria, partecipare ai vari festival per parlare di blog e di social. Esporsi, metterci la faccia – con consapevolezza e responsabilità – comporta un aumento degli impegni diretti con il pubblico, sicuramente tra le esperienze più belle.
Il percorso intrapreso nelle scuole ha l’obiettivo principale di sensibilizzare i ragazzi alla lettura, di trasmettere loro questa passione e di dare la possibilità di scoprire il mondo che c’è dietro ogni libro. Da qui, l’importanza di reinventarsi ogni giorno, creando il proprio futuro partendo da una passione.
Ringrazio, quindi, le scuole di Osimo e Montegranaro per avermi ospitato, e ringrazio la docente dell’Università degli Studi di Macerata Marisa Borraccini per avermi invitato, mercoledì 15 marzo, alla lezione conclusiva del suo corso Storia del libro e dell’editoria per parlare della professione di blogger.

Contatti: cecanina37@gmail.com
Davvero un bel progetto. Sensibilizzare i bambini e i giovani in generale alla lettura, è una delle più grandi sfide in una società dove la lettura non rappresenta più arricchimento e libertà.
Grazie! Ci tengo davvero molto a questo progetto. Felice che ti piaccia! 🙂