“Qualche tempo fa ho azzardato un sondaggio, fissata come sono con gli scrittori dimenticati, chiedendo ai lettori quale fosse lo scrittore che consideravano più sottovalutato, per non dire caduto nell’oblio, del Novecento italiano. Hanno nominato Cassola, Morselli, Deledda, Masino. Giusto, sì. Ma nessuno – e dico nessuno – che abbia preso in considerazione quel triestino d’impronta svevian-kafkiana che fu Stelio Mattioni, un genio dell’oltremondo, investigatore della spiritualità non religiosa, scrittore della vita moderna, genuflessa alla logica della consequenzialità nella quale d’improvviso irrompe l’eterno, l’inatteso, l’indeterminato: “misterioso sul serio” lo definì Calvino.”
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Stelio Mattioni visto da Renzo Sciutto: caricaturista, illustratore e sceneggiatore, Sciutto ha scritto soggetti e sceneggiature per “Topolino”, “Almanacco Topolino”, “Paperino mese”; ha collaborato come disegnatore con “Sorrisi e canzoni tv”, pagine di cultura ed economia del “Corriere della Sera”, “Uomo Vogue” e “La settimana enigmistica”.
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