Si è conclusa la terza edizione del Festival Internazionale del Romanzo Storico Chronicae, a Piove di Sacco (Padova), dal 6 al 9 aprile 2017. Un festival unico nel suo genere in Italia, premiato dalla presenza di un pubblico numeroso, attento e partecipe.
Il format – ideato per colmare un’evidente lacuna, tutta italiana, riguardo ai festival dedicati al romanzo storico – è stato ideato dall’Associazione Culturale Sugarpulp (Presidente Giacomo Brunoro, Vice presidente Andrea Andreetta, Direttore artistico Matteo Strukul, Tesoriere Massimo Zammataro), che dal gennaio 2011 si occupa di promuovere, tramite progetti concreti, identità artistiche anche territoriali.
Ospiti internazionali del calibro di Simon Scarrow e Alex Connor, a seguire Alan Friedman – Questa non è l’America, Trump e dintorni – Matteo Strukul e i suoi Medici, Daniela Piazza, Valeria Montaldi, Mariangela Galatea Vaglio, Eugenio Rialti, Gabriele Zweilayer e Francesco Saverio Ferrara, hanno incontrato il pubblico di Chronicae, per parlare di romanzo storico, di thriller storico e di Rinascimento (privato e non, non ce ne voglia la Bellonci).
Ho avuto l’onore di far parte di questa splendida edizione, moderando l’incontro con Daniela Piazza e Valeria Montaldi, autrici de L’enigma Michelangelo (Rizzoli) e La randagia (Piemme): fra mistero e suspance, due romanzi storici a confronto, in cui emergono figure di donna forti e indipendenti, finanche considerate “pericolose”. Dal Medioevo ai nostri giorni, pregiudizi di ieri e di oggi, poco o niente sembra essere cambiato.
Nella serata conclusiva, inoltre, ho avuto il piacere di dialogare – insieme ad un impeccabile traduttore come Edoardo Rialti – con Alex Connor, scrittrice e pittrice di Brighton, autrice del best seller Il dipinto maledetto (Newton Compton), e Matteo Strukul, che ha scalato tutte le classifiche italiane con la sua trilogia I Medici (Newton Compton, oltre 200 mila copie vendute tra ebook e cartaceo).
Tra fantasia e ricostruzione storica, due grandi autori contemporanei si sono confrontati in materia letteraria e artistica, riflettendo sull’importanza della divulgazione del romanzo storico e sulla bellezza di certe atmosfere – tipicamente e gloriosamente italiane – figlie del Rinascimento.
Colgo l’occasione per ringraziare tutto il fantastico staff di Sugarpulp, per la dedizione con cui, ogni anno, lavorano ad un festival che mira a portare in Italia ospiti internazionali di grande spessore artistico e letterario.
(Foto di Sugarpulp e di Giulio Migliavada)