Tutti pronti? Carichi? Ci siamo? Via!
Parte il 25 febbraio la gara più originale d’Italia, l’Italian Book Challenge. Questo gioco, che ha del geniale, ha il sapore di una divertita – e divertente – provocazione, ed è un’idea che nasce dalla Libreria Volante di Lecco.
L’Italian Book Challenge è un campionato dei lettori indipendenti, una sfida di lettura che coinvolge ben più di cento librerie indipendenti in tutta Italia, da Nord a Sud. Chi vince? Chi legge di più. L’obiettivo è quello di leggere almeno 50 libri in un anno.
Curiosi di scoprire di cosa si tratta? Lascio la parola a Serena Casini, titolare della Libreria Volante, che ho intervistato per voi.
- Serena, tu sei l’ideatrice di Italian Book Challenge – Campionato dei lettori indipendenti, un gioco per lettori che partirà ufficialmente giovedì 25 febbraio 2016 e che sembra riscuotere già un grande successo. Da dove nasce l’idea? E qual è l’obiettivo principale?
L’idea nasce per caso. Anzi, per gioco. Perché noi librai della Libreria Volante amiamo giocare e siamo convinti che con il gioco si riesca a intercettare un gran pubblico di lettori. Se vogliamo mantenere fermi criteri come la competenza e preparazione del libraio – un caposaldo da sempre – ci piace sovvertire la serietà dei modi e della comunicazione dei libri. Per cui, quando un’amica ci ha raccontato delle Reading Challange in voga da anni oltre frontiera, abbiamo voluto provare a proporre ai nostri lettori quello stesso gioco. Poi, dal momento che l’idea ci è piaciuta troppo per tenerla per noi, l’abbiamo condivisa con alcuni amici librai e.. si è sparsa a macchia d’olio!
- Ci spieghi, brevemente, come funziona il gioco?
I lettori che vogliono partecipare devono entrare in una libreria indipendente aderente e chiedere la scheda di partecipazione. Nella scheda viene riportato regolamento, le cinquanta categorie, librerie aderenti e casellario per i commenti. Quindi il lettore deve acquistare in una di queste librerie libri inerenti alle categorie (quindi non ci sarà una lista di libri ma solo di categorie: non Dieci piccoli indiani, ma “un giallo”…), farsi timbrare la casella dal libraio, segnare titolo e data di acquisto. E poi leggere! Perché solo leggendo, ovvero riportando data di fine lettura e commento (anche poche parole ma personali), si potrà entrare in finale.
- Lo scopo, insomma, è quello di riuscire a far sì che i lettori completino più caselle possibili rispetto a quelle stilate nella cartolina assegnata. Una categoria, un libro. Cinquanta categorie sono un bel numero. Credi che i lettori si spaventino di fronte a un numero così alto? Come pensi che reagiranno a questa “sfida”?
Molti lettori della Libreria Volante non leggono così tanti libri l’anno, e credo lo stesso accada in tutta Italia. Ma l’idea del gioco è per stimolare letture diverse dal solito, migliorare il dialogo tra lettori e librai e, perché no, permettere di scoprire nuove librerie indipendenti. Poi c’è anche da dire che ci sono lettori che raggiungono i cinquanta libri letti in un anno. Stiamo cercando il modo di clonarli.
- Sono 160 le librerie indipendenti che a oggi hanno aderito all’Italian Book Challenge, da Milano a Messina. Tu da pochi mesi gestisci con successo la Libreria Volante a Lecco, insieme ad Andrea, l’altro “libraio volante”. Una bella sfida, anche questa. Quanto è difficile portare avanti una libreria indipendente, oggi? E quali sono le vostre aspettative?
Difficile sì, ma con l’entusiasmo dell’inizio anche le difficoltà vengono affrontate con energia. Difficile portare persone in libreria, ottenere dai distributori e grossisti sconti che ci permettano di fare piccoli guadagni (in pochi sanno che un libraio indipendente spesso ha solo il 28% di sconto sul prezzo di copertina), ma anche solo contrattare con le banche commissioni tali da permettere di far pagare sempre i clienti con il bancomat, senza dire loro “sotto questa cifra no”. Insomma, le difficoltà di tutti i commercianti italiani di oggi, aggiungendo la particolarità che i lettori in Italia sono pochi.
Noi? Noi ci stiamo provando e siamo felici dei risultati ottenuti in pochi mesi. Le nostre aspettative: divertirci, pagare l’affitto e sfamare – magari –anche la nuova bocca in arrivo.
- Perché “Libreria Volante”? Quali iniziative organizzate?
Il nome arriva da Chesterton e dall’ormai introvabile l’Osteria volante. Come l’oste e il suo socio, noi librai siamo disposti a tutto per continuare a vendere libri: lo facciamo in libreria, in giro per la città e anche a domicilio. Capita che clienti ci cerchino per eventi privati a casa loro dove portiamo libri, la nostra maniera tutta personale di parlarne ed entusiasmo.
- Non posso non chiederti – e lo so che la domanda è ostica – se hai un libro preferito. Non odiarmi, dai.
Ogni giorno ne ho uno nuovo. Spesso però ritorna La mite di Dostoevskij: un racconto lungo che è perfezione stilistica e racconto di come una donna possa farsi schiacciare da un uomo. Ecco, è il libro che tutte le donne dovrebbero leggere per capire da quali individui stare alla larga… Ma ora, mente ti rispondo, me ne vengono in mente altri mille.
- I due libri usciti nel 2015 che hai apprezzato più di tutti e perché.
Lila di Marylinne Robinson (Einaudi), per motivi molto personali – molto più da lettrice che da libraia – ma anche perché quella della Robinson è una scrittura che avvolge il lettore e lo trascina piano piano dentro alla storia. È una scrittura non facile, che chiede al lettore fatica, uno sforzo continuo ed è arrivando in fondo alle pagine e al libro che si capisce che ogni minuto passato su quel libro è stato speso bene.
Anche le sante hanno una madre di Allan Gurganus (Playground). Bellissima storia, intelligente Gurganus che ci fa entrare nella mente di Jean, la protagonista, quarantacinquenne separata con due gemelli di dieci anni e una figlia adolescente: santa, perfetta, buona, bella, disposta a tutto per aiutare il prossimo. Se Cait rasenta (almeno apparentemente) la prefezione, Jean ha tutte le debolezze e tutta l’umanità di noi donne e entrare nella sua testa e nella sua vita, con tanti colpi di scena, è appassionante e anche rinfrancante. Un libro che tutte le donne dovrebbero leggere. Anche per prendersi meno sul serio.
ITALIAN BOOK CHALLENGE: qui trovate la lista di tutte le librerie aderenti.