Sesto appuntamento con “Book Influencer a chi?”, la rubrica con cui cercherò di presentarvi alcuni profili di blogger meritevoli – con i loro punti di forza e i loro punti deboli, i loro gusti e le loro manie – e soprattutto cercheremo, insieme, di dimostrare che ciò che li muove è innanzitutto una passione, quella per i libri.
Non sono tutti uguali: c’è chi punta di più sul blog e chi punta di più sui social, chi si diletta a consigliare solo classici e chi invece, di classici, non si occupa proprio. C’è chi vuole puntare l’attenzione sui libri scritti da donne, chi ama soprattutto gialli e romanzi storici, chi non legge autori autopubblicati e chi si occupa prevalentemente di saggistica. Ciò che conta, in ogni caso, è che in questa varietà nessuno tratta la materia letteraria con superficialità. Opinioni, riflessioni, giudizi dettati dal gusto personale: niente viene lasciato al caso.
E se poi parlare di libri, fotografarli, scriverne e consigliarli diventa un reato, beh, ce lo faranno sapere. Nel frattempo, visto che i libri sono fatti per essere comprati e letti, noi ci mettiamo del nostro. Dopotutto, molti sono gli editori, gli uffici stampa, gli scrittori e soprattutto i lettori che hanno deciso di dare credito a questa categoria. Forse, sarebbe il caso di cominciare a capire il perché.
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Questa volta parliamo del blog “La lettrice geniale” e della ricca e accurata attività di Elena Giorgi, ideatrice del suddetto lit-blog.
INTERVISTA A ELENA GIORGI, LA LETTRICE GENIALE
- Chi è Elena Giorgi, in arte “La lettrice geniale”? Descrivi te stessa e il tuo blog utilizzando tre aggettivi – e ovviamente motivando la risposta.
Sono prima di tutto una lettrice e cerco di non dimenticarlo mai, soprattutto quando cercano di convincermi d’essere una book influencer! I miei tre aggettivi sono tanto banali quanto fondamentali: ATTENTA a chi ho di fronte, fisicamente e virtualmente; LEGGERA nel raccontare libri così come nel raccontarmi; POSITIVA, perché evito le sterili polemiche e preferisco sempre concentrarmi sulla bellezza.
- Qual è la caratteristica principale del tuo blog? Quali sono le linee che hai scelto di seguire quando l’hai aperto? Facci un piccolo riassunto di come e quando nasce.
Nasce nel 2017, dopo anni in rete a scrivere di tutto (belli i tempi dei blog personali su Splinder!). Ho scelto di dedicarmi ai libri perché sono ciò che mi fa stare meglio quando ho bisogno di ritrovare il mio posto nel mondo. Per questo tengo lontane dal blog le opinioni negative e le diatribe: scrivo e parlo solo di libri che ho amato, lasciando all’oblio quelli che non mi sono piaciuti.
- Quali sono, secondo te, gli elementi che fanno di un blogger un BUON blogger?
La professionalità, risposta che vale per tutto nella vita. E per professionalità intendo non usare toni aggressivi e saccenti; evitare di accumulare compulsivamente libri inviati dalle case editrici senza dare loro lo spazio che meritano; rispondere sempre ai lettori che chiedono approfondimenti; mettersi nei panni degli altri, pur mantenendo una propria linea.
- Cosa rappresentano i libri nella tua vita e nel tuo percorso di blogger?
I libri sono lo spunto per crescere umanamente. E sono anche un luogo d’incontro, spesso tra belle persone.

- Come ti rapporti al pubblico dei tuoi lettori?
Parto dal presupposto di essere una grande ignorante e di poter imparare tanto dallo scambio con chi mi segue. A me piace davvero la condivisione, quindi cerco di rispondere a tutte le persone che s’interessano al mio lavoro.
- Cos’è, per te, un “buon libro”? Quali sono gli ingredienti che lo rendono tale?
Dipende. Un buon libro può avere una trama debole ma uno stile di scrittura pazzesco. Può avere una storia fortissima ed essere scritto senza avere una voce particolare. Un buon libro può anche solo essere quello che ti ha fatto stare bene quando eri in difficoltà. Per me un buon libro è quello che trovate sul mio blog e sui miei social, anche se tutto è sempre molto soggettivo. I capolavori, invece, sono quelli che conquistano tutti, o quasi.
- So che è una domanda superflua e al contempo difficile, ma: autore e libro preferiti?
Domanda con risposta impossibile, per cui ti dico il libro che ricordo ancora con grande emozione dopo anni, come se lo avessi appena letto: Il giardino dei Finzi Contini di Giorgio Bassani. C’è la mia Ferrara e c’è un periodo storico e un tema a cui sono molto interessata, gli anni del fascismo e le leggi razziali.
- Sui book blogger, bookstagrammer e book influencer se ne dicono di ogni: qual è la critica che, ad oggi, reputi la più errata?
Che siamo tutti uguali. Chi categorizza e non approfondisce sbaglia. Tra i book influencer ci sono i bravi e ci sono i meno bravi. Ci sono quelli che leggono davvero e ci sono quelli che sfogliano cinquanta pagine e poi scattano una foto, usando una citazione come didascalia. Ci sono i professionisti e ci sono i ciarlatani. Succede in ogni categoria ma non ho mai sentito dire “i medici/avvocati/insegnanti non servono a nulla, fanno tutti le stesse cose e le fanno male”.
- Parliamo infine del profilo Instagram. Quanto tempo investi nella cura del profilo? Quali sono, un po’ come per il blog, le tue linee guida? Ed infine: “immagine vs contenuto” o “immagine + contenuto”?
Tengo molto al mio profilo IG, più per una questione umana che d’immagine. Sì, sono importanti i contenuti e cerco di farli nel migliore dei modi, rispettando la mia identità e non fingendo d’essere diversa da come sono, ma per me l’importante è soprattutto curare le relazioni umane, quindi rispondere a ai commenti e ai messaggi. Questo mi porta via un bel po’ di tempo, ma è sempre speso bene. Immagine + contenuto, sempre. Le foto di alcuni sono bellissime, ma se sotto non mi racconti il libro, quello che hai provato nel leggerlo, i punti di forza dei personaggi, le perplessità sulla trama, la potenza dello stile, io mi annoio.

Potete trovarla su Instagram come:
@lettricegeniale