“Quella gente viveva come la neve: lieve e silenziosa, senza aggrapparsi alle cose terrene, ma scivolando via da esse come la neve dai mughi nel tempo del disgelo.”
Tra tutti i romanzi di Mauro Corona questo, finalista Premio Campiello 2014, è forse il più sentito ed efficace, perché riepiloga la poeticità indiscussa di questo scrittore trentino, forse all’apparenza rude e folkloristico, ma di grande spessore letterario, e la storia di un paese distrutto dal Vajont, Erto.
Per leggere la mia recensione al libro potete andare su:
http://ghigliottinapuntoit.wordpress.com/2014/10/06/la-voce-degli-uomini-freddi-di-mauro-corona/

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Pubblicato da Giulia Ciarapica
Classe (tanta) 1989, specializzata in Filologia moderna (con lode, mica cotica) all'Università degli Studi di Macerata, collaboro con Il Messaggero e Il Foglio. Ho pubblicato a febbraio 2018 "Book blogger. Scrivere di libri in Rete: dove, come, perché" con Franco Cesati Editore.
Seguo un progetto dal titolo "Surfing on books": corsi singoli o laboratoriali di book blogging e promozione (nonché istigazione) della lettura nelle scuole superiori di primo e secondo grado di numerose città italiane.
Faccio poca polemica, mangio tanto e do fastidio.
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