Non c’è, né ci sarà mai, possibilità di redenzione per coloro che ancora stanno facendo i conti col passato. I rimpianti, così come i rimorsi e, perché no? i ricordi, sono solo una grande, grandissima perdita di tempo: come la colla sulle dita fanno fatica a staccarsi, rimangono incollati tra le pieghe della pelle e anche quando credi di essertene sbarazzato per sempre, ecco che riemergono, riaffiorano, fili invisibili e trasparenti che tengono la mente e il cuore avvinghiati ad un vissuto lacerato, bucherellato da tanti piccoli acuminati e odiosi aghi di inquietudine. La vita è troppo corta e bella per sprecarla a chiedersi come riuscire a viverla senza soffrire. La paura è di chi, in fondo, non ha più niente da dire, di chi si ferma, seduto all’ombra dell’inettitudine, e trema.
Adagio minore
Pubblicato da Giulia Ciarapica
Classe (tanta) 1989, specializzata in Filologia moderna (con lode, mica cotica) all'Università degli Studi di Macerata, collaboro con Il Messaggero e Il Foglio. Ho pubblicato a febbraio 2018 "Book blogger. Scrivere di libri in Rete: dove, come, perché" con Franco Cesati Editore. Seguo un progetto dal titolo "Surfing on books": corsi singoli o laboratoriali di book blogging e promozione (nonché istigazione) della lettura nelle scuole superiori di primo e secondo grado di numerose città italiane. Faccio poca polemica, mangio tanto e do fastidio. Mostra tutti gli articoli di Giulia Ciarapica